Nelle Strade Perdute dell'inconscio Analisi di Strade Perdute

Insieme a Mulholland Drive e INLAND EMPIRE rappresenta la triade dei miei film preferiti diretti da David Lynch, regista con cui sono diventata cinefila e ho imparato a guardare il cinema con uno sguardo diverso da come ero abituata...Strade Perdute è il mio film preferito diretto da Lynch, e il suo personale omaggio a La Donna che Visse Due Volte di Hitchcock.
Il film esce dopo Twin Peaks Fuoco Cammina con me, film cult che all'epoca ha ricevuto una stroncatura, reduce da un inscuccesso, ma che è stato rivalutato col tempo.
Per Strade Perdute, prima pellicola a libera interpretazione personale, Lynch decide di sovvertire le regole della settima arte, come altri autori hanno fatto prima di lui, compreso il grandissimo Fellini mettendo il sogno al centro della storia, ma non si tratta solo di sogno: qui i protagonisti cambiano aspetto e identità per vivere una vita diversa da quella in cui stanno, grazie a uno stratagemma secondo me geniale: inserire la figura di Mistery Man.

Mistery Man potremmo definirlo come meglio possiamo credere, un demone, un burattinaio, la gelosia e follia del protagonista, qualsiasi cosa va bene, la sua struttura a nastro di Moebius da allo spettatore la libera interpretazione per una trama vicina alla follia, che nulla ha a che fare con l'amore.
Parlando di Lynch poi, le ossessioni umane vengono portate alle estreme conseguenze.
Fuga psicogena, ecco cosa succede a Fred Madison, imprigionato dentro questo nastro di Moebius che quando finisce il ciclo ricomincia daccapo, all'infinito.
Si modificano volti, identità, appaiono ossessioni, si smascherano segreti, non c'è nulla che limita sia Lynch che lo spettatore durante la visione del film.
Molti potrebbero trovare incomprensibile il film, ma perché questo non è cinema da popcorn, questo è cinema d'autore, pura arte al centodieci per cento ve lo assicuro io.
Un capolavoro, uno di quei film il cui delirio psicologico del protagonista gli fa vivere una vita parallela,  e si innamora di un altra donna, dallo stesso volto della moglie ma coi capelli biondi, la classica femme fatale lynchana, una donna promisqua che gira dei porno per il suo compagno Dick Laurent, che poi si capisce benissimo che è tutta una macchinazione del Mistery Man per portare alla luce l'oscuro passato di Renée Madison moglie di Fred, che verrà uccisa da lui e fatta a pezzi proprio.
Ma vogliamo dire che il film comincia con la coppia che riceve delle strane videocassette?
Fred e Renée non riescono a capire chi può averle mandate, tutto precipita appunto con la morte di Renée.


In Carcere Fred cambia fisicamente aspetto con una metamorfosi da film horror, in cella troviamo un giovane, che vive la vita che vorrebbe vivere Fred, scopa in modo soddisfacente, sia la fidanzata che il clone biondo di Renée, che si fa chiamare Alice, pupa del boss, che lo coinvolge in uno strano gioco, la relazione con Alice è un residuo che si catalizzerà nella scena di sesso nel deserto sulle note di Song To The Siren dei This Mortal Coil.
Anche la colonna sonora del film è incredibile, si va da David Bowie, ai NIN, dagli Smashing Pumpkins band di cui sono fan a Marylin Manson, spaziando per brani strumentali composti dal fido Angelo Badalamenti e Barry Adamson, in una storia che è un continuo ciclo che si ripete all'infinito, lo spettatore non può fare altro che lasciarsi trasportare e perdersi, non ve lo dimenticherete mai.



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